martedì 26 agosto 2014

Scozia indipendente: sì o no?

Alistair Darling, a sinistra, leader dello schieramento per il "no"; a destra Alex Salmond, Primo ministro scozzese e leader del fronte del "sì"

Tra 22 giorni gli scozzesi saranno chiamati alle urne per una decisione dalla potenziale portata storica. In gioco niente meno che 300 anni abbondanti di storia condivisa con gli inglesi, a partire da quell'Atto di Unione del 1707 che - proprio dalla fusione di Inghilterra e Scozia - creò il Regno di Gran Bretagna. 
Oggi i temi dell'economia, delle tasse e del welfare, ma anche le questioni energetiche, assieme ad una buona dose di nazionalismo hanno riproposto il tema: indipendenza sì o no? "Should Scotland be an independent country?", questa la formulazione del quesito referendario. 
Sarà meglio per gli scozzesi svincolarsi da Westminster o perseguire lungo la strada dell'Unione? Ieri sera aspro dibattito televisivo tra i due leader contrapposti: da una parte, Alex Salmond, attuale Primo Ministro e leader dello Scottish National Party; dall'altra Alistair Darling, ex cancelliere dello Scacchiere laburista e numero uno dello schieramento "Better Togheter"
E se il "no" è ancora in testa ai sondaggi, nelle ultime settimane i favorevoli all'indipendenza sono aumentati e gli indecisi sono sempre di più. 
Intanto, ecco - tra i tanti - due video della campagna, ciascuno a perorare la propria causa.


Ed ecco un estratto del dibattito televisivo di ieri, trasmesso dalla BBC:

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